Con MONART, elemento cardine di questa nuova corrente, pone l’essere umano in un’altra dimensione: quella del direttore d’orchestra, del regista o dello scrittore. E l’opera stessa diventa automaticamente lo spartito, la sceneggiatura o il romanzo. In questo senso, sia la persona che l’opera diventano parti attive, capaci di interpretare e
comunicare anche con le generazioni future – non a caso parlano la stessa lingua – una lingua fatta di mescolanze tra arte, tecnologia e gusto personale.